
VARALLO POMBIA –14-07-2021 -- Non si è ancora smorzato l'eco a Varallo Pombia sulla caduta dell'amministrazione comunale guidata dall'ormai ex sindaco Alberto Pilone. Com'è noto, le dimissioni presentate la scorsa settimana dall'opposizione e da alcuni membri della maggioranza hanno di fatto provocato lo scioglimento dell'amministrazione stessa, in scadenza naturale nel 2022. Tutto questo scenario in vista di una settimana significativa per il paese, con l'incontro in Curia per tentare di proseguire il travagliato iter della Casa di Riposo “Don Giorgio Nobile”.
Sergio Praderio, direttore della Casa di Riposo ed ex assessore comunale (contrario alle dimissioni), ha rimarcato: “Purtroppo come noto lunedì scorso il Comune alla riunione con la Curia non è potuto esserci. La nostra linea sulla gestione della Casa di Riposo era quella di costituire una fondazione al fine di trattare con la Curia stessa. La strada ora sarà quella di procedere con una fondazione di privati. Il mio rammarico – prosegue – è dato dal fatto che manca l'aspetto pubblico, perciò una sorta di “trasparenza” ai cittadini verso la struttura. La Curia accetta dunque anche una cessione fatta di privati. Non ho ancora avuto modo di parlare con il commissario prefittizio sull'argomento. Diciamo che la questione non è andata a monte, ed è la buona notizia, ma la strada è in salita. Con la presenza del Comune sarebbe stato certo più semplice”. Torna poi sul decadimento del Consiglio: “Personalmente ero all'oscuro di tutto. Dopo oltre nove anni di amministrazione mi stupisco che abbiano voluto mettere la parola fine ora. Devo presumere si sia trattato di una manovra a scopo elettorale”.
L'ormai ex sindaco Alberto Pilone ha detto: “E' stato un fulmine a ciel sereno. Mi dispiace più che altro per i progetti che dovevano essere seguiti, quali il Gangardino, la questione della “336” in paese ed il problema medesimo della Casa di Riposo. A Varallo Pombia mi sono trovato bene sia con i dipendenti comunali che con la gente. In più di nove anni non mi sono mai sentito uno straniero”. Cosa farà adesso? “Si potrebbe dare una mano a Varallo Pombia nel prosieguo di “Progetto Varallo Pombia” e potrei scegliere di candidarmi nel paese dove vivo, a Pombia. Guardo avanti a testa alta”.
L'ex vicesindaco Barbara De Galeazzi circa le proprie dimissioni: “Un fulmine a ciel sereno? Non direi, visto che le avevo già consegnate a mano al sindaco il giorno 28 durante il Consiglio comunale. Non mi trovavo più con le decisioni che sono state prese, in pratica non c'era più coesione da un po' di tempo con il gruppo. Si dice che avrei già pronta di concreto un'altra lista per le elezioni? Smentisco categoricamente – conclude – una mia disponibilità futura potrebbe anche esserci ma ad oggi nessuno si è fatto vivo”.
Andrea Paleari


