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VARALLO POMBIA - 16-07-2021 -- Il consiglio di amministrazione della Casa di Riposo "Don Giorgio Nobile" di Varallo Pombia, ha diffuso una nota con la quale intende informare i cittadini sul proprio operato nella gestione della struttura nel periodo della pandemia.


"Nel corso della seduta del Cda del 2 settembre 2020 veniva verificata la situazione di criticità finanziaria molto elevata dovuta al mancato inserimento di nuovi ospiti in struttura a seguito delle disposizioni dell'Asl No, riferite alla pandemia", recita la nota. Vista la criticità, il Cda ha quindi chiesto un incontro con il sindaco Alberto Pilone chiedendo un aiuto economico ed uno istituzionale verso l'Asl per verificare la possibilità di un inserimento di nuovi ospiti in deroga alle disposizioni.

"Ci è stato risposto che per il contributo economico non c'erano fondi da destinare alla Casa di Riposo mentre per l'aiuto istituzionale il Sindaco si è prestato a telefonare ad un funzionario ASL NO per verificare la possibilità di deroga alle disposizioni in corso. Come temuto la risposta è stata negativa", prosegue la nota. 

Il Cda spiega ancora: "A dicembre ci siamo attivati presso la Regione Piemonte chiedendo un contributo che poi ci è stato concesso e liquidato nel mese di maggio 2021 per l'importo di euro 10.000,00. Nel frattempo è entrato in Casa di Riposo il virus che ha decimato gli ospiti arrivando al 29/12/2020 a 19 ospiti su 34 posti, di cui 2 anziani in ospedale e 7 anziani positivi con un aggravarsi ulteriore della situazione finanziaria. 
A fine dicembre abbiamo avuto modo di contattare la dottoressa Fontana, direttrice dell'ASL Borgomanero, che ha inviato un funzionario a cui abbiamo sottoposto la nostra situazione e a cui abbiamo fatto richiesta di inserire nuovi ospiti, ma ci ha confermato il rigoroso rispetto delle disposizioni da loro emesse e che nulla poteva fare in deroga alle stesse. Nello stesso tempo abbiamo fatto richiesta di un incontro con l'economo della Curia Dott. Emanuele Erbetta per sottoporre la situazione critica in cui si trovava la Casa di Riposo e verificare l'opportunità di un aiuto concreto per risolvere il problema".


Si arriva al 2021, con la Curia che comunica una decisione imattesa. "Nel mese di febbraio 2021 siamo stati di nuovo convocati dalia Curia presenti il Vicario Generate mons. Fausto Cossalter e l'economo dott. Emanuele Erbetta e i rappresentanti di altre due strutture del territorio. ln quell'occasione ci è stato riferito che la Curia non intendeva più gestire attività commerciali e che si sarebbe attivata per cercare operatori del settore interessati alla gestione delle Case di Riposo mediante l'acquisizione del ramo di azienda relativo all'attività, e lasciando inalterata la proprietà dell'immobile - prosegue la nota - Mons. Cossalter ha tenuto precisare che la Comunità di Varallo Pombia non sarà privata del servizio sociale finora fornito dalla Casa di Riposo, garantendone la continuità e l'operatività con il minor impatto possibile verso gli ospiti e i loro famigliari. Nel frattempo la Curia ci ha concesso il decreto con cui chiedere alle banche un teriore finanziamento di € 100.000,00 per tamponare la crisi almeno fino alla fine di giugno 2021, data prevista dalla Curia per la cessione del ramo d'azienda dell'attività della Casa di Riposo".


Ad aprile lo stesso Cda ha "suggerito al direttore Sergio Praderio, contrario alla proposta della Curia, di verificare la possibilità di costituire una Fondazione che avrebbe potuto dare tutte le garanzie necessarie per conferire alla stessa il ramo d'azienda dell'attività della Casa di Riposo alle stesse condizioni offerte dagli operatori concorrenti al bando emesso dalla Curia".



Ora il Cda è "in attesa di essere informato sull'esito della ricerca eseguita dalla Curia sia sugli operatori del settore che su quello della Fondazione e conoscere quali saranno le loro decisioni. Noi del Consiglio di Amministrazione ci siamo attivati in questo periodo difficile cercando di contattare enti e istituzioni per condurre at meglio la gestione della Casa di Riposo, senza interessi personali, motivati dall'amore per la struttura che gratuitamente seguiamo da anni e con una attenzione particolare all'assistenza degli anziani fragili da essa accolti".


 

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