VERBANIA - 24-09-2022 -- Il Covid è alle spalle e la navigazione sul Lago Maggiore è tornata a livelli pre-pandemia. Pur con un deficit di bilancio che persiste e che la gestione governativa intende “appianare garantendo il servizio”, battelli e traghetti sono tornati ad accogliere viaggiatori e turisti.
Al 31 agosto sono stati due milioni i passeggeri -ai quali si aggiungono 200.000 veicoli-, un numero in linea con il 2019 e che si rispecchia nelle presenze turistiche di una stagione che gli operatori del settore hanno definito ottima.
A fornire le cifre e ad annunciare i piani per il futuro prossimo è stato, nei giorni scorsi, Donato Liguori, gestore governativo nominato dal ministro dei Trasporti Enrico Giovannini. “La nostra mission resta il trasporto pubblico locale – ha chiarito, confermando che il traffico pendolare incide per il 33% sul numero di passeggeri – , che però deve essere sostenibile”.
La sostenibilità sta, innanzitutto, nei conti. Come si chiuderà il 2022, anche per biglietti venduti (di norma, prima della pandemia, si viaggiava tra 2,7 e 3 milioni), è da vedere, ma lo sguardo è proiettato al futuro. “Per il momento l’incremento rispetto al 2021 è significativo e non previsto – ha aggiunto –: siamo andati oltre alle aspettative. Certo, il Lago Maggiore rispetto agli altri laghi ha un disavanzo economico che viene coperto perché si tratta di un servizio ma che va affrontato, anche tramite investimenti”.
l’altra sostenibilità è, infatti, quella ambientale: risparmi e meno inquinamento. “Con l’entrata in servizio, primo tra tutti i laghi, di imbarcazioni elettriche, abbiamo risparmiato 100.000 litri di gasolio e, soprattutto, 265.000 tonnellate di CO2”. Il riferimento è alla motonave Topazio, appena uscita dal cantiere, e al traghetto San Cristoforo, che è stato rifatto e che ha una nuova propulsione elettrica: “al governo abbiamo proposto un grande piano di rinnovo della flotta in questa direzione: centinaia di milioni per i tre laghi”.
L’estate, pur con tanti passeggeri, ha avuto problemi, di personale e di siccità. “Il lago basso ci ha costretto a chiudere tre scali – ha affermato il direttore di esercizio Riccardo Russo –. A Porto Valtravaglia, Ranco e e Ispra non si poteva attraccare”.
“Abbiamo avuto difficoltà nelle assunzioni e nel reperire personale sufficiente e qualificato, un problema che dovremo risolvere in futuro – ha precisato il vicedirettore Alessandro Acquafredda –. Penso soprattutto alle patenti e alle abilitazioni”.
Sul tavolo restano i difficili rapporti con la Svizzera, che reclama un servizio più efficiente. “Garantiamo il servizio secondo gli accordi internazionali, che sono in scadenza a marzo 2023 e per il cui rinnovo sono in corso incontri e trattative. Facciamo viaggiare 40.000 persone l’anno in Ticino”.
Dopo che la Corte dei conti ha assolto gli amministratori stresiani, accusati d’aver favorito la concorrenza sleale dei motoscafisti alla Navigazione, autrice dell’esposto che ha dato il la all’indagine contabile, la querelle con i barcaioli è ferma. “Il problema della concorrenza sleale esiste – ha risposto Acquafredda – ma non sono in corso azioni formali”.


