VARALLO POMBIA - 29-10-2022 -- Unanimità del consiglio comunale di Varallo Pombia sulla mozione relativa alla casa di riposo "Don Giorgio Nobile", il cui futuro sembra nebuloso.
Di proprietà della Curia e della parrocchia e gestita in proprio, negli ultimi tempi si è ventilata l'ipotesi della cessione del ramo d'azienda con il mantenimento solo della proprietà.
La seduta ha visto la lettura della mozione presentata dal capogruppo di maggioranza, dott. Giovanni Giardina che ha fatto anche un po' la storia della struttura, esistente da quasi 40 anni. La realizzazione venne fatta in seguito ad un accordo fra la parrocchia di allora, retta da don Giorgio Nobile, da Banca Intesa (allora Cariplo) e dal Comune con, prima il sindaco Gianfranco Bighinzoli e poi Stefano Boggio. Il Comune approvò il piano di recupero dell'area dove ora esistono casa di riposo e banca, che in precedenza era l'oratorio femminile delle suore. Venne completata nel 1986. La costruzione era stata finanziata in parte dalla vendita di proprietà della parrocchia, dalla banca e dal sostegno economico dei residenti. Sostegno, peraltro, mai mancato con donazioni liberali e lasciti testamentari.
Poi è arrivata la pandemia, che ha ridotto il numero degli ospiti e ridotto drasticamente le entrate, e con esse sono arrivate le difficoltà economiche. La Curia ha quindi prospettato l'alienazione.
"Pensiamo che la crisi sia passata con la ripartenza a pieno regime, ma resta il problema della sua ventilata cessione", ha sottolineato il dott. Giardina. "Ci sono stati vari incontri dell'amministrazione con parrocchia e Curia per garantire la sopravvivenza e la gestione ottimale della struttura. Ad oggi le varie ipotesi prospettate sono difficilmente percorribili. Non è ancora stata presa una decisione definitiva anche se la Curia pare orientata per l'alienazione, con la cessione del ramo d'azienda mantenendo la proprietà della struttura.
(...) Come consiglio comunale quale organo rappresentativo della comunità varalpombiese, auspichiamo che, indipendentemente da quella che sia la forma gestione futura non venga meno lo spirito che ne ha motivato costruzione e gestione, sia garantita l'apertura, non sia arrivi a ridimensionamento o accorpamento, che ci sia sempre servizio attento alla qualità della vita degli ospiti, che si siano rette contenute con agevolazioni per i residenti, garantire presenza volontariato e non s'interrompa rapporto collaborazione consolidato nel tempo. Il nostro scopo è ribadire che la casa di riposo è nel cuore dei cittadini e che la comunità tiene molto che la casa di riposo, anche se cambierà gestione, mantenga quelle che sono state le caratteristiche peculiari".
Anche i capogruppo della minoranza, Danilo Gorla e Sergio Praderio hanno condiviso in toto la mozione.


