1

costanzamonti

ARONA -30-10-2022 -- “Chi ha voluto la morte di Giovanni Falcone ? Magari lo si saprà solo tra 20 o 30 anni quando chi c’era dietro la manovalanza che ha eseguito la strage di Capaci e poi quella di via D’Amelio non ci sarà più…”

Giuseppe Costanza, l’autista di Giovanni Falcone, scampato nel 1992 alla strage per una pura fatalità, ha parlato diffusamente della figura del magistrato antimafia nel corso di un incontro pubblico organizzato ad Arona dal sindaco Federico Monti e dell’associazione raccontando molti ricordi personali della sua esperienza al fianco del magistrato antimafia, e ha mostrato al pubblico un video con interventi di Falcone in diversi contesti, con una summa di repertorio di tutte le vittime della mafia a partire dal giornalista Mauro Di Mauro fino ai nostri nostri.
Toccante il racconto della strage di Capaci. “Una strage ideata per paura che Falcone riprendesse indagini interrotte nel 1989, stava per diventare il procuratore nazionale antimafia.”, ha detto Costanza, ricordando come per una serie di fatalità lui sia sopravvissuto. “Grazie alle chiavi che per un momento Giovanni Falcone tolse dal cruscotto io sono qui, perché quel gesto ha rallentato la macchina di quel tanto che è servito a non farla andare a cozzare contro un’esplosione, ma contro una massa di detriti che si era sollevata. In ospedale l’unico magistrato che è venuto a trovarmi è stato Paolo Borsellino, che hanno poi fatto saltare in aria a luglio per lo stesso motivo. E in quell’occasione è sparita l’agenda di Borsellino: qualcuno all’interno se ne è appropriato, visto che nessun esterno aveva accesso a quell’area”.
Costanza ha raccontato altri episodi: “Ero addetto all’ufficio informazioni del Tribunale, Falcone mi scelse come autista, ma io ero stato anche barbiere. E quindi sono diventato anche il suo coiffeur di fiducia. C’era rispetto fra di noi, io sono uno dei pochi ad essere salito in casa sua ed aver bevuto un caffè con lui e sua moglie.”
Costanza ha raccontato anche degli uomini della scorta:” Quel giorno era un sabato e non c’era il gruppo abituale. Fra i morti ci fu anche un agente Rocco Di Cillo che era per la prima volta di servizio con Falcone.” Altri episodi lasciano all’ex autista, medaglia d’oro al valor civile, l’amaro in bocca e tanti sospetti.

Costanza ha un desiderio che si potrebbe esaudire. Vedere l’auto di Falcone esposta a Palermo a ricordo di quei fatti. “ E’ invece a Roma alla sede della Polizia di Stato. Scrissi a Mattarella perché tornasse in Sicilia, mi diede l’ok, ma poi non si è saputo più nulla.
Stefano Solida avvocato dello studio Isolabella di Milano ha poi tracciato il quadro evolutivo della mafia “sempre più ecomafia e radicata al nord”. Federico Monti, il sindaco, ha commentato.” Costanza, è un testimone eccezionale di fatti eccezionali. “ Adelio Airagh, organizzatore dell’evento con l’associazione Volarte Italia, ha promesso che si tornerà ad Arona sempre per il medesimo tema: “Vorrei organizzare un incontro con Franco La Torre ed il figlio di Giovanni Impastato altre vittime della mafia. Mafia che oramai è ramificata in tutta Italia ed agisce in tutti campi, soprattutto quello finanziario.” (M.R)

Su questo sito utilizziamo cookie tecnici e, previo tuo consenso, cookie di profilazione, nostri e di terze parti, per proporti pubblicità in linea con le tue preferenze. Se vuoi saperne di più o prestare il consenso solo ad alcuni utilizzi clicca qui. Se prosegui nella navigazione di questo sito acconsenti l'utilizzo dei cookie.