ARONA - 01-12-2022 -- Si è recentemente svolta, al centro diurno terapeutico Brum di Arona, l’asta benefica “Presepi in vetrina, in memoria di Paolo Grana”. L’asta si è conclusa positivamente: tutti i presepi sono stati venduti, e tra questi uno è stato acquistato dall’amministrazione comunale, mentre alcuni sono stati venduti ai genitori dei ragazzi del centro Brum. I proventi delle vendite saranno utilizzati per il mantenimento de alcuni laboratori del centro, tra questi quello di falegnameria, di parrucchiere e di découpage. L’evento è stato organizzato in memoria di Paolo Grana, padre di un ragazzo del centro diurno, venuto a mancare lo scorso ottobre.
«Paolo – ha spiegato Lucia Amatulli, coordinatrice del centro – è stato da sempre attivo in prima persona nelle attività del figlio, tanto da essere considerato dal centro uno tra i soci storici. Con suo cognato ogni anno, dall’8 dicembre all’8 gennaio, organizzava la vendita di presepi nel vecchio Salone Merzagora, ex asilo Bottelli, facendosi aiutare anche dai ragazzi del Brum. Avevamo una media di 45 presepisti, provenienti sia da Arona che dalla provincia e addirittura dalla Lombardia. Da 7 anni non organizzavamo più questo evento in quanto purtroppo Paolo ha avuto una malattia che l’ha portato via con sé ad ottobre. In suo ricordo abbiamo trovato degli ultimi presepi che ci erano rimasti e abbiamo pensato di farli restaurare dai ragazzi, abbiamo deciso dopo di organizzare l’asta, cosicché nei negozi, in comune o nelle scuole rimanga vivo il ricordo di Paolo.
Il nostro centro è sempre aperto, soprattutto durante l’estate e il periodo di Natale, vogliamo fare in modo che la cittadinanza entri e ci conosca da vicino. I nostri ragazzi possono anche essere dei cittadini diversi, ma rimangono pur sempre dei cittadini. Per fortuna, sotto questo punto di vista, Arona è una città apertissima. Il nostro centro diurno terapeutico è stato aperto nel 1997, e originariamente era insieme al centro anziani, fino a quando nel 2003 il comune ha deciso di ristrutturare l’asilo Bottelli permettendoci di cambiare sede.
Da sempre i genitori sono dei partecipanti attivi in questo centro: il nostro non è un centro assistenziale ma terapeutico, i genitori infatti firmano un patto educativo che li rende partecipi in prima persona nella vita del proprio figlio. Gli educatori e le famiglie, durante questo percorso, cercano la soluzione migliore per i propri ragazzi basandosi su tre obiettivi: il benessere psicofisico del figlio, il raggiungimento e il mantenimento delle massime autonomie possibili sul territorio (anche solo le azioni più basilari e comuni come prendere un caffe o fare una passeggiata), integrazione sociale come cittadini e non come “disabili”.
Riteniamo giusto ricordare che l’amministrazione comunale ha finanziato il progetto “durante noi - dopo di noi” con un appartamento da 6 posti letto in via 20 settembre, per noi conosciuta come “la casa del cuore”. L’appartamento è stato inaugurato nel 2019 e nei prossimi anni sarà una comunità ospitante i ragazzi che non potendo essere aiutati dai propri familiari o per età o per motivazioni mediche necessitano di questo ulteriore punto di riferimento. Attualmente è solo una sede distaccata del centro diurno e viene utilizzato per dei “weekend di sollievo” dove i ragazzi del centro possono sperimentare una vita indipendente.
È anche per questo progetto che dobbiamo ringraziare l’amministrazione comunale di Arona, che sin dall’inizio è stata al nostro fianco».
Luca Tosi


