NOVARA/VCO- 03-02-2023-- Ridotti -anche drasticamente- e in alcuni casi azzerati i risarcimenti attesi per i danni da fauna selvatica a seguito dei conteggi e “de minimis”
A esprimere il malcontento di numerose aziende agricole associate è Cia Novara Vercelli VCO, che torna a puntare il dito su provvedimenti di Regione e UE per il risarcimento assegnato agli agricoltori, che l’organizzazione aveva già contestato.
Si legge in una nota diffusa da Cia Novara-VCO: “Le scelte della Regione Piemonte, in materia di quantificazione del valore dei prodotti agricoli danneggiati (non più il valore definito dai bollettini delle Camere di Commercio, ma una indefinita e vaga media triennale dei prezzi Ismea) ha di fatto ridotto di oltre il 50% il valore effettivo dei ripristini. Un esempio: il prezzo del fieno è stimato dalla Regione a 14 euro/quintale contro i 35 che gli agricoltori pagano sul mercato per ricomprare il fieno che daini e cinghiali gli hanno danneggiato. Aggiungiamo a questa beffa i lavori di ripristino dei prati e dei campi coltivati, che sono svolti con gasolio agricolo e fertilizzanti che hanno costi più che raddoppiati rispetto al 2021.
Inoltre, aumenta sensibilmente la platea delle aziende agricole danneggiate dall’applicazione del “de minimis”. Alcune si vedranno ridurre drasticamente la cifra del risarcimento, altre la vedranno addirittura azzerata. Questo è dovuto al fatto che aumentano progressivamente i danni e il loro valore ma le regole del regime “de minimis” continuano a fissare in 25 mila euro su base triennale quanto è possibile erogare, senza prevedere una relativa variazione”.
Spiega il direttore Cia Novara Vercelli VCO Daniele Botti (foto): “Quando la Regione ci ha inviato il regolamento con le nuove proposte per il pagamento dei danni da fauna selvatica, abbiamo espresso il nostro parere contrario motivando le ragioni, ovvero che utilizzare gli indici di media Ismea anziché i bollettini della Camera di Commercio sarebbe stato gravemente penalizzante per le aziende agricole. Questa facile previsione si è avverata, ma la Regione ha continuato a non accogliere le proposte di modifica che avevamo richiesto. Sulla questione del “de minimis” la situazione è più complessa perché occorre intervenire a livello europeo. Il nostro presidente regionale Cia Gabriele Carenini, che ha delega nazionale in tema di fauna selvatica, si sta occupando del problema da molto tempo, ma la risoluzione è in mano alla politica. Il nostro ruolo è spiegare le istanze di parte agricola, evidenziare le criticità, suggerire soluzioni e proporre miglioramenti, ma le decisioni effettive non fanno capo alle Organizzazioni di categoria”.


