
ALTO PIEMONTE - 23-02-2023 -- Sono 5.260 i contratti programmati dalle imprese delle province di Biella, Novara, Verbano Cusio Ossola e Vercelli per il mese di febbraio 2022, poco meno del 20% delle entrate complessive previste a livello regionale.
Tratti comuni alle quattro realtà del territorio sono la quota limitata di imprese che esprimono un fabbisogno occupazionale (percentuale che varia dal 16% di Novara al 13% di Verbania); l’alta percentuale, ovunque superiore al 70%, di contratti a termine, e la richiesta di esperienza professionale specifica, o quantomeno nello stesso settore, che caratterizza in misura prevalente la domanda di lavoro.
Ferme restando le diverse vocazioni economiche dei territori, in linea generale sono il settore del commercio e quello dei servizi di alloggio e ristorazione a esprimere una consistente parte della domanda di lavoro nelle quattro province del quadrante.
Queste alcune delle indicazioni che emergono dal Bollettino mensile del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal.
In dettaglio, nel Novarese, le entrate programmate a febbraio 2023 sono 2.570; nel 22% dei casi saranno stabili, con contratto a tempo indeterminato o di apprendistato, per il 78% saranno a termine.
Si concentreranno per il 56% nel settore dei servizi e per il 58% nelle imprese con meno di 50 dipendenti. Il 15% sarà destinato a dirigenti, specialisti e tecnici, quota inferiore alla media nazionale (22%).
In 51 casi su 100 le imprese prevedono difficoltà di reperimento dei profili desiderati.
L’11% delle entrate sarà destinato a personale laureato, mentre una quota del 34% delle entrate complessive riguarderà giovani con meno di 30 anni.
Il settore ad esprimere il più alto fabbisogno è quello del commercio (380 entrate previste), seguito dai servizi di alloggio e ristorazione (350), servizi alle persone (280), industrie chimico-farmaceutiche e industrie meccaniche ed elettroniche (260).


