
ARONA - 12-03-2023 -- Perle realizzate in modo escosostenibile: è questa l'attività di Mariella de Baar, che ha aperto nel giugno scorso ad Arona un negozio. La titolare è riuscita a creare un’attività innovativa estendendo un settore economico di nicchia.
«L’idea di base – racconta Mariella de Baar – era di introdurre questa attività, nata in Svizzera attorno al 1920 durante gli ultimi anni della Belle Époque, qui sulle sponde del Lago Maggiore. L’attività è infatti nata originariamente a Saint-Gingolph, lungo le sponde del Lago Lemano, al confine tra Svizzera e Francia. Nel ‘74 la fabbrica originaria venne chiusa in seguito alla morte del proprietario e fu tutto conservato in un museo, oggi ancora visitabile dai turisti. Anni fa un nostro collaboratore svizzero, Jean-Loïc Selo, ha riesumato questa attività, dopo anni di studio e documentazione necessari a comprendere i processi produttivi, riuscendo a riprendere la stessa tecnica che si svolgeva 100 anni fa. Il processo di produzione è il medesimo delle ostriche: l’ostrica produce le perle spruzzando madreperla attorno a un corpo estraneo, come sistema di difesa e prevenzione. Questo tipo di pesce il Coregone (o Lavarello) produce invece la madreperla sotto le squame, per mimetizzarsi in acqua dai predatori. Con la collaborazione di Giorgio Brovelli, pescatore locale del lago Maggiore, recuperiamo le squame dei pesci che successivamente sono destinati ai ristoranti. Le squame vengono poi mandate in Svizzera dove vengono lavorate e trasformate in perle vere e proprie attraverso delle immersioni in un liquido ecologico naturale segreto dell’azienda. Delle anime in vetro e ceramica vengono poi immerse in questo liquido tra le 10 e le 40 volte, in un periodo di 3/4 settimane, e diventano quindi perle paragonabili alle perle fini. Per rendere la perla più eterna possibile, nella madreperla viene inserita una cellulosa a base di polimeri di cotone naturale. Successivamente qui nell’atelier viene svolto il lavoro di assemblaggio creando nuove collezioni di bijoux: bracciali, collane o anelli con dei supporti in argento 925. Con le perle del lago siamo a zero rifiuti, una soluzione superiore più che una costrizione. È un’indicazione che dobbiamo fare le cose in modo diverso e che alla fine il risultato è ancora migliore: se rispettiamo la natura essa ci ringrazia!».
Luca Tosi



