ARONA- 27-03-2023-- L'investita non si è presentata a testimoniare e i testimoni oculari dell'incidente hanno scagionato l'automobilista. C'è anche lo zampino della riforma Cartabia nel processo per lesioni stradali e omissione di soccorso che ha visto imputato un 47enne di Arona.
Il 22 marzo del 2021 investì con una Fiat Cinquecento una donna appena uscita dal supermercato con le borse della spesa. Con un bozzo in testa e sanguinante, seduta sul selciato tra gli acquisti sparsi a terra, venne assistita da un passante.
L'investitore, che si fermò per qualche istante urlando che aveva fretta per motivi di lavoro, salì sulla Cinquecento e mise in moto senza attendere l'arrivo dei sanitari. Il numero di targa fu annotato da una coppia di fidanzati che passava in auto per caso e, consegnato alla polizia locale, portò all'individuazione del sospetto pirata della strada, mandato a giudizio per lesioni stradali e omissione di soccorso.
Le prime, con la riforma cartabia, perché la parte offesa, pur convocata, non se presentata in aula per testimoniare e l'assenza vale come tacita remissione di querela. La seconda, come riconosciuto dal pm e sentenziato dal giudice, non sussiste perché l'automobilista s'è comunque fermato, anche se c'erano altri a occuparsi della ferita e se la trattò male verbalmente.


