VERBANIA - 01-04-2023 -- Condannati, sia l’imprenditore, sia il tecnico comunale. Falso in atto pubblico e turbativa d’asta in concorso sono i reati dei quali il Tribunale di Verbania ha ritenuto colpevoli Francescosaverio Farro e Marco Grassi. Titolare d’una azienda del Torinese il primo, architetto dell’ufficio tecnico del comune di Vanzago (Milano) il secondo; nel 2019 ebbero un ruolo nella gara d’appalto per la gestione dell’illuminazione pubblica di Arona. Affidata alla centrale di committenza di Verbania, prevedeva un contratto pluriennale da 1,9 milioni al quale l’azienda di Farro era interessata. Per partecipare, tra i requisiti richiesti dal bando, vi era l’esperienza nel settore con comuni di medio-grandi dimensioni. Che, dopo l’aggiudicazione provvisoria stabilita all’apertura delle buste, doveva essere certificata. I funzionari di Verbania chiedevano all’imprenditore i documenti che la attestassero e lui, che nel comune di Vanzago era stato fornitore (non gestore), si recò nel municipio milanese per avere quella carta. Aveva una certa fretta e, dopo insistenze, uscì con il documento che gli serviva.
Un documento non rispondete al vero, secondo i funzionari della centrale di committenza, che segnalarono l’incongruenza alla magistratura. Per questo fatto la Procura di Verbania ha aperto un procedimento penale per falso e turbata libertà degli incanti, che s’è chiuso ieri con la condanna di entrambi a un anno e due mesi e a 350 euro di multa, poco meno dell’anno e quattro mesi chiesto dal pm Anna Maria Rossi. Per Farro c’è anche la pena accessoria del divieto per un anno di contrattare con la Pubblica amministrazione, per Grassi l’interdizione dai pubblici uffici per la medesima durata. Entrambi beneficiano della sospensione condizionale della pena.


