VERBANIA - 16-05-2023 -- Quella lite tra giovani in una sera d’estate ad Arona si trasformò in un pestaggio violentissimo, con due poco meno che ventenni che s’accanirono contro un ragazzo di 16 anni che, caduto in ginocchio, venne ripetutamente colpito da pugni e calci, anche al volto, che gli provocarono gravi fratture -anche scomposte- al naso e al massiccio facciale. Gliele diedero di santa ragione, provocandogli lesioni gravi, con prognosi ben superiore ai 40 giorni.
Per quell’episodio dell’estate del 2020, dopo che uno dei due accusati ha scelto un rito alternativo, è a processo al tribunale di Verbania un giovane, oggi 22enne, del Novarese, che deve rispondere di lesioni personali volontarie gravi. Nel ricostruire in aula la dinamica di quella notte, caratterizzata da una lite scoppiata per futili motivi, le parti hanno faticato a ricavare i resoconti dai testimoni, tanto che uno di essi, non presentatosi ingiustificatamente per due volte, è stato accompagnato -su ordine del giudice- coattivamente dai carabinieri. E, dopo aver giurato di dire la verità, ha fornito una versione non del tutto chiara, correggendosi più volte e cercando in qualche modo di sminuire il ruolo dell’imputato, la cui sorte sarà decisa in una prossima udienza, all’esito di un’ultima testimonianza da ascoltare.


