ARONA - 31-05-2023 --Nel cortile dell’Istituto “Fermi” di Arona ci sarà un luogo dove fare memoria: il “Viale degli eroi”, così si chiamerà,riporterà su 12 ceppi i nomi di altrettanti uomini e donne che hanno perso la vita in nome di un ideale o che si sono distinti per il proprio impegno civile o etico.
Lungo il percorso pedonale che dal cancello di via Monte Nero 15/A porta all’ingresso del plesso scolastico aronese, ciascun totem riporterà il nome di chi è caduto vittima della mafia, della violenza altrui, ma anche di chi si è speso per salvare vite innocenti: il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, ucciso nel 1982 insieme alla moglie in una strage a firma di Cosa Nostra; Fabrizio Quattrocchi, rapito e ucciso nel 2004 durante il conflitto in Iraq, dove lavorava per una compagnia di sicurezza; i giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, uccisi dalla mafia, rispettivamente nella strage di Capaci e in quella di via D’Amelio, nel 1992; il giornalista Giancarlo Siani, giornalista “scomodo” ucciso dalla camorra; l’avvocato Giorgio Ambrosoli, liquidatore della Banca Privata Italiana, ucciso da un sicario assoldato da Michele Sindona; Mauro Rostagno, che con la sua attività di giornalista d’inchiesta denunciò le collusioni tra mafia e politica; il maresciallo della Polizia Penitenziaria Calogero Di Bona, vittima di un feroce agguato messo in atto dalla criminalità organizzata; il giornalista Peppino Impastato, fatto saltare in aria dalla mafia con una carica di tritolo; Giorgio Perlasca, il cui nome si trova a Gerusalemme, tra i Giusti fra le Nazioni, perché nell’inverno del 1944-1945 a Budapest riuscì a salvare dallo sterminio nazista migliaia di ungheresi di religione ebraica; Pippo Fava, giornalista e sceneggiatore siciliano, vittima anch’egli di Cosa Nostra; il giudice Rosario Livatino, “martire della giustizia”, ucciso dalla mafia perché con il suo lavoro intralciava i traffici delle cosche e dichiarato “beato” nel 2021; Lea Garofalo, testimone di giustizia, eliminata dalla 'Ndrangheta nel 2009.
Il “Viale degli eroi” nasce da un’idea del dirigente scolastico, prof. Giuseppe Amato: Si tratta di un progetto importante per tutta la comunità del ‘Fermi’ che si inserisce nell’ambito delle tante iniziative promosse nell’ambito dell’Educazione civica e in particolare dell’educazione alla legalità e ai valori fondanti della Costituzione italiana.
Su ogni ceppo, oltre alla foto e al nome, sarà apposto anche un QRCode, che rimanda al sito istituzionale del “Fermi” in cui sono riportate le biografie in breve di ciascuno, realizzate dagli stessi studenti.
Infine, nel contesto della manifestazione, sarà piantumato l’albero di Falcone, simbolo di legalità, donato dai Carabinieri, Raggruppamento iodiversità.


