
ARONA - 01-06-2023 -- Inaugurato nel cortile dell'Istituto "Fermi" di Arona il "Viale degli eroi" che ricorda, su 12 ceppi , i nomi di uomini e donne che hanno perso la vita in nome di un ideale o che si sono distinti per il proprio impegno civile o etico. Ciascun totem riporta il nome di chi è caduto vittima della mafia, della violenza altrui, ma anche di chi si è speso per salvare vite innocenti.
Dal generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, al giornalista Giancarlo Siani, dall'avvocato Giorgio Ambrosoli, a Mauro Rostagno. E ancora: il maresciallo della Polizia Penitenziaria Calogero Di Bona, il giornalista Peppino Impastato, Pippo Fava, giornalista e sceneggiatore siciliano, il giudice Rosario Livatino, Lea Garofalo e infine Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, i magistrati antimafia, uccisi nel 1992 a distanza di poco tempo accumunati in un unico totem. A questi si aggiungono Giorgio Perlasca, tra i Giusti fra le Nazioni, e Fabrizio Quattrocchi, rapito e ucciso nel 2004 durante il conflitto in Iraq, dove lavorava per una compagnia di sicurezza. Proprio su questo ultimo, un contractor, si erano levate delle perplessità da parte di alcuni docenti del comitato promotore.
Il dirigente scolastico Giuseppe Amato sottolinea. "Si tratta di un progetto importante per tutta la comunità del Fermi che si inserisce nell'ambito delle tante iniziative promosse nellíambito dell'Educazione civica e in particolare dell'educazione alla legalità e ai valori fondanti della Costituzione italiana. Quattrocchi ha avuto la medaglia d'oro al valore civile. E' un nome condiviso".
Presente alla cerimonia di inaugurazione, anche Umberto Ambrosoli, che ha ricordato la figura del padre.
Su ogni ceppo, oltre alla foto e al nome, si trova anche un QRCode, che rimanda al sito istituzionale del "Fermi" in cui sono riportate le biografie in breve di ciascuno, realizzate dagli stessi studenti. (M.R)


