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arona piazza de filippi

ARONA - 28-09-2023 -- Botta e risposta sui social fra gli ormai ex amici, il vicesindaco Alberto Gusmeroli ed il sindaco Federico Monti.


Nella giornata di  giovedì sono apparse infatti, due comunicazioni, la prima di Gusmeroli, la seconda di Monti.

Pubblichiamo, integralmente, i messaggi dei due politici aronesi. Prima quello dell'on. Gusmeroli, poi la risposta del sindaco Monti.

Il messaggio dell'on. Alberto Gusmeroli:


"Carissimi Aronesi,
molti in questi giorni mi hanno chiesto cosa sia successo tra la quasi totalità dei Consiglieri e Assessori, e il Sindaco Federico Monti, soprattutto dopo le sue dichiarazioni “stupite” rispetto alla mia candidatura, da parte della Lega e della lista civica Noi per Arona, a Sindaco di Arona per le prossime elezioni
Come ha detto il Segretario provinciale della Lega Massimo Giordano, non andava tutto bene: “i rapporti tra sindaco e molti assessori ormai erano sfilacciati. E' stata un'operazione costruens, non destruens».
Quindi, le tensioni del Sindaco con Assessori e Consiglieri, tutti tranne due (una ora passata a Fratelli d’Italia e l’altra dimissionaria dalla carica di Capogruppo), sono un fatto reale.
Tralasciando i profili di minor conto, seppur importanti per una buona amministrazione della Città, ma tipiche di qualsiasi maggioranza, ed al solo fine di rendere più comprensibili i fatti a tutta la cittadinanza, ritengo doveroso evidenziare e dettagliare le questioni principali che hanno portato alle tensioni:
1. DELEGA URBANISTICA.
All’inizio del mandato era stato consigliato al Sindaco di evitare di mantenere la delega all’edilizia privata o urbanistica, individuando un altro soggetto che facesse da “filtro” tra chi chiede di realizzare interventi urbanistici (privati, costruttori o progettisti in genere), il Sindaco e la giunta, favorendo così decisioni collegiali.
Il Consiglio di non assumere la delega all’edilizia privata o urbanistica non era stato accolto dal Sindaco.
2. LIMITAZIONE EDIFICAZIONI.
Dal 2010, la politica dell’Amministrazione Comunale è sempre stata quella di limitare costruzioni su terreno libero, in modo da favorire iniziative di riqualificazioni di aree o recupero aree dismesse, attraverso interventi di demolizione e ricostruzione, evitando così il consumo di suolo e favorendo il progressivo miglioramento del decoro urbano. Cosa puntualmente avvenuta, ad esempio, con la riqualificazione della villa Cantoni e di altre aree abbandonate.
3. AREA EX ITIS VIA MONTE CERVINO.
Il primo intervento urbanistico illustrato dal Sindaco in Giunta è stata la proposta di riqualificazione dell’ex ITIS di via Monte Cervino, che prevedeva elevati livelli di cementificazione, non adeguati all’area; su questo la Giunta ha chiesto invece con decisione che vi fossero ricadute positive sul territorio, e grazie a ciò, a differenza di quanto il Sindaco ritenesse già accettabile, la proprietà ha ridefinito l’intervento, riducendo i volumi edificatori, prevedendo un’area verde, parcheggi, pista ciclabile, illuminazione pubblica ed il rifacimento del marciapiede, cosi come approvato successivamente in consiglio comunale.
4. COLLE SAN CARLO.
Il Sindaco, dopo alcune interlocuzioni informali, ha illustrato alla giunta possibili edificazioni da realizzarsi sul colle di San Carlo, località dove insistono vincoli di natura paesaggistica, su cui la Giunta non concordava, progetti di edificazione che non sono state poi depositati.
5. CAVA FOGLIOTTI.
Il Sindaco ha illustrato alla giunta un progetto depositato in Comune riguardante l’edificazione di tre palazzine per un totale di 5.000 metri quadrati nella cava Fogliotti: nello specifico, una a fianco all’hotel Concorde, una sul laterale della salita alla via alla Rocca, una in cima alla collina sopra la ex colonia solare, per godere della vista lago. La giunta ha espresso la totale contrarietà all’intervento come proposto e, in un incontro successivamente avvenuto con il sottoscritto e l’assessore al welfare Marina Grassani, la decisione negativa è stata comunicata alla proprietà della cava Fogliotti e successivamente formalizzata.
6.AREA VIA VITTORIO VENETO.
La Giunta ha rifiutato la proposta del Sindaco di operare una variante, da perequazione a residenziale, di un’area di circa 5.000 metri quadrati dietro la nuova sede dell’AVIS, con costruzione di parcheggi, sulla base di tre rilievi:
a. comportava un incremento di volumetria complessiva territoriale, scelta non in linea con la politica dell’amministrazione di salvaguardia dell’ambiente che prevede di non costruire su area vergine mai edificata;
b. potevano ravvisarsi rischi edificatori in quanto da informazioni sommarie assunte in loco è emersa la natura acquitrinosa dell’area;
c. vi erano criticità nella viabilità, in particolare pericoli nell’entrata e nell’uscita dal parcheggio.
In questa situazione è stato d’aiuto anche un gruppo di cittadini, residenti nelle vicinanze, intenzionati a raccogliere le firme contro la proposta originaria del Sindaco che già “circolava”. La sollecitazione dei cittadini è stata di supporto alla contrarietà della Giunta e ha convinto il sindaco a desistere.
La Giunta ha dovuto, ancora una volta, non accogliere l’impostazione originaria, richiedendo una soluzione progettuale rispettosa della Città. Incontrando la società proponente si è definito che l’area rimanesse in perequazione, diventando successivamente area verde di proprietà del Comune ed è stato concesso l’utilizzo esclusivo della capacità edificatoria dell’area, per sanatorie edilizie e ampliamenti, senza nessuna ulteriore cementificazione.
7.AREA EX CONSORZIO VIA MONTEROSA.
Da ultimo, l’intervento che ha determinato l’esplodere delle criticità fra Sindaco Giunta e Consiglieri, è stato il progetto di riqualificazione dell’Area degradata via Monte Pasubio/via Monterosa (ex consorzio di mangimi).
Il Sindaco propone dei possibili acquirenti dell’area dismessa, che chiedono di trasformare l’area da artigianale a residenziale (18 appartamenti) riducendone lievemente il volume esistente.
La Giunta chiede che venga preliminarmente verificato se le fognature acque bianche e nere siano compatibili con l’intervento, visti gli importanti lavori effettuati negli ultimi anni sulla depurazione che hanno portato il lago ad essere di nuovo balneabile, come risulta dai dati di Arpa e Goletta Verde.
Superato questo aspetto, la Giunta chiede una nuova soluzione progettuale che permetta di meglio riqualificare l’area a vantaggio di tutti gli aronesi, in particolare anche di coloro che abitano in quella zona, e che, a tal fine, tenga conto della necessità di alcune verifiche preliminari, oltre che di alcune criticità:
1. Uno studio idrogeologico preventivo, vista la vicinanza al torrente Vevera e i temporali che spesso ingrossano il torrente ed evidenziato, oltretutto, che il laterale del capannone è lo spondale del Vevera.
2. La realizzazione di una rotonda a carico dei proponenti alla luce di un prevedibile aumento del traffico di autoveicoli.
3. L’allargamento del marciapiede del vicino ponte sul torrente Vevera, che già attualmente non è a norma per il transito delle persone diversamente abili.
4. La realizzazione di un marciapiede sino a via Vittorio Veneto, per favorire il movimento dei pedoni in sicurezza.
Il Sindaco, motivando che non vi era economicità nell’intervento dei privati con le integrazioni sopra elencate, e dopo alcuni rinvii di giunta, decide comunque di mettere ai voti la direttiva, senza prendere in considerazione le criticità suddette come richiesto dalla Giunta. Il Sindaco e l’assessore alla viabilità votano a favore mentre gli altri 4 membri della giunta esprimono astensione e contrarietà, tutto messo a verbale.
A questo punto, la direttiva è bocciata.
Nei giorni successivi il Sindaco chiede al Segretario Comunale, a più riprese, informazioni circa le procedure per revocare due assessori e nominarne due nuovi, portando la tensione a livelli insostenibili. In assenza di motivazioni di revoca dei due assessori (il voto contro una direttiva della Giunta proposta dal Sindaco non sarebbe una motivazione sufficiente) il Sindaco decide di convocare i consiglieri di maggioranza dove cerca di spiegare che si stava perdendo la possibilità di riqualificare un’area; gli Assessori, da parte loro, forti delle motivazioni sopra esposte per il bene della Città e in coerenza con le linee programmatiche generali dell’amministrazione, si dichiaravano irremovibili nella loro votazione, supportati da buona parte dei Consiglieri Comunali di maggioranza.
Il Sindaco quindi ha cominciato, apertamente, a contattare persone per una futura sua lista e l’appoggio di una forza politica diversa ed esterna alla maggioranza, a cui ha aderito poi una consigliera, mentre il Sindaco non ha – ad oggi – comunicato cambiamenti di schieramento politico.
Dopo alcune settimane, grazie alla Giunta, il progettista dell’intervento edilizio di riqualificazione dell’intera area, ha inserito in un nuovo elaborato lo studio idrogeologico, la rotonda a carico dei proponenti, il nuovo marciapiede sempre a carico dei proponenti e l’adeguamento del marciapiede esistente alle esigenze dei diversamente abili.
La Giunta si è quindi, conseguentemente e motivatamente, espressa sulla nuova direttiva, in senso favorevole e all’unanimità (Tutto a verbale).
Da quel momento non sono tuttavia rientrate le criticità dei comportamenti del Sindaco, che ha anzi accentuato la gestione solitaria del Comune, evitando di condividere alcune scelte con gli Assessori nel contesto istituzionale della Giunta, cercando invece ogni occasione per evidenziare una pretesa rottura del rapporto fiduciario con alcuni componenti della Giunta stessa.
Malgrado quanto sopra, Lega e Lista civica Noi per Arona, chiedendo per le future elezioni di candidarmi, hanno dichiarato l’impegno a sostenere fino a fine legislatura il Sindaco per continuare a realizzare il programma di mandato.
Considerando quanto già accaduto negli scorsi sessant’anni ad Arona a causa dell’edilizia e le importanti sfide che sono riservate alla nostra città di Arona, anche nell’urbanistica, tra le quali la necessità di preservare il Colle di San Carlo e la cava Fogliotti, è a nostro avviso indispensabile unità di intenti, dedizione e passione di chi è chiamato a guardare al futuro, nell’esclusivo interesse di tutti i Cittadini, nessuno escluso.
Ci auguriamo che il Sindaco ora torni a lavorare con Assessori e Consiglieri in un contesto costruttivo in un clima sereno, che non sia quello di questi mesi dalla bocciatura della direttiva edilizia in poi, per il bene della città.
Tutto ciò per fare chiarezza come richiestomi da numerosi Cittadini.
GRAZIE DI CUORE A TUTTI!
Alberto Gusmeroli ViceSindaco di Arona
Condividiamo ogni parola avendo vissuto il tutto insieme in prima persona, in qualità di assessori
- CHIARA AUTUNNO
- MARINA GRASSANI
- MONIA MAZZA".

 

Il sindaco Monti poco dopo, sempre sui social ha così risposto:

"Carissimi Aronesi devo per forza di cose scrivere qualcosa in risposta all’ inopportuno post dell’onorevole Gusmeroli intitolato “ PER FARE CHIAREZZA”, che senza nessun dubbio ha lo scopo di trovare delle giustificazioni alla già insensata dichiarazione di candidatura in tempi decisamente sospetti.
Si tratta di un attacco personale ,che ha lo scopo di far trasparire un’immagine della mia persona riconducibile ad un palazzinaro con evidenti interessi personali
Prossimamente farò un comunicato stampa nel quale risponderò punto per punto nello specifico dei temi sollevati.
Sottolineando che con questa modalità, l’onorevole Gusmeroli e le tre assessore che lo hanno sottoscritto, mettono in forte imbarazzo la figura di un grande Urbanista ,quale l’Architetto Clerici , stimatissimo professionista, che da consulenze a più soggetti in tema di Urbanistica , la persona del Sindaco, e specialmente tutti gli operatori del settore dell’edilizia subdolamente coinvolti.
Intanto mi preme sottolineare, che l’iter corretto degli interventi urbanistici non prevede affatto che sia l’assessore con delega all’urbanistica o il Sindaco a proporre una modifica dello stato attuale delle cose.
La procedura corretta prevede che gli uffici incaricati ricevano una richiesta edificatoria e se questa corrisponde ad uno strumento urbanistico definito pec( piano di edilizia convenzionata), che è inserito nel piano regolatore che ne attesta la regolarità, esistono tutti i presupposti per essere indiscutibile, perché si tratta di un diritto acquisito, a meno che non intervengano fattori relativi a sicurezza,per il fatto di essere in prossimità di fiumi , laghi zone diciamo esondabili.
A fronte di ciò, teniamo presente che il piano regolatore vigente, è stato diciamo chiuso dopo un percorso di anni ed approvato quando lo stesso Gusmeroli era Sindaco, quindi l’impostazione generale rimane sempre la stessa.
Lo stesso accade per gli interventi in deroga, cioè il cambio di destinazione d’uso degli edifici dismessi, che nel programma elettorale abbiamo messo in evidenza come priorità.
Anche in questo caso è l’ufficio di urbanistica a ricevere la proposta dal committente , che viene di seguito proposta alla attenzione della giunta per le valutazioni del caso.
Ed è in questa sede che si elaborano delle richieste in favore della città, vedi marciapiedi, rotonde, illuminazione pubblica, ecc, il tutto non scomputabile dagli oneri di urbanizzazione che vanno regolarmente versati nelle casse del Comune.
Questa modalità è sempre avvenuta, non senza discussioni, ma direi che questa è la normalità in un organo amministrativo formato da più persone.
Sono state scritte molte inesattezze che mi impegno assolutamente a confutare.
È falso ciò che si è scritto sul colle di San Carlo, che è di un privato, sottoposto a vincolo della soprintendenza e quindi assolutamente non edificabile, di cui non esiste documentazione,quindi improponibile nessuna proposta di edificazione.
Lo stesso vale per quanto affermato su cava Fogliotti, per la quale l’ufficio ha acquisito i documenti proposti, e anch’io ho rigettato la proposta in quei termini, ma anche in questo caso non esistono, delibere o direttive.
Via Vittorio Veneto?
La proposta era pervenuta negli uffici nel giugno 2020 quando Gusmeroli era Sindaco, e lui stesso ha cavalcato l’idea come promessa di campagna elettorale, e ad inizio del post ho pubblicato delle foto esplicative ,poi gestita in altro modo… e qui mi fermo, ma ci sono risvolti che in futuro potrò rivelare.
Ho sempre sostenuto di essere contrario al consumo di terreno verde, ma di essere favorevole alla rigenerazione dei luoghi dismessi perché danno decoro alla Città.
A questo punto mi fermo ,ma seguirà un altro post nei quali metterò in evidenza altri temi interessanti , visto che si usa Facebook per fare Chiarezza.
Federico Monti Sindaco di Arona".

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