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OVEST TICINO - VARESOTTO - 24-10-2023 -- Per difendere la brughiera di Malpensa, dopo il disegno di legge che prevede l'ampliamento dell'Area Cargo di Malpensa, le associazioni ambientaliste e non solo, hanno annunciato una manifestazione.

 

"Dopo tanti annunci, si è finalmente chiarita la strada che la maggioranza parlamentare e di governo vuole seguire per superare il Decreto del Ministero dell'Ambiente che lo scorso giugno aveva disposto che l'Area Cargo di Malpensa poteva espandersi solo all'interno del sedime aeroportuale e dunque senza distruggere la Brughiera", dicono le associazioni.

Il Coordinamento BiciPace e i Custodi della Brughiera, infatti organizzano per sabato 4 novembre l'evento "Salviamo la Brughiera". Dalle 10 alle 16 sarà organizzato un presidio dinamico presso il Centro Parco ex Dogana Austroungarica di Tornavento.

Per quanto riguarda le associazioni del Novarese, Il Circolo "Il Pioppo di Legambiente", che ha diffuso la notizia, ha inoltre pubblicato una nota con la quale sottolinea i termini della questione.

"La Corte di Giustizia Europea con sentenze del 2020 e 2022 aveva condannato l'Italia per non aver assunto adeguati provvedimenti per migliorare la qualità dell'aria nella Pianura Padana: il governo è quindi corso ai ripari approvando il 12 settembre il decreto-legge n. 121 che indica alle Regioni Piemonte, Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna alcune misure di pianificazione da adottare a tale fine. Tale decreto dovrà essere convertito in legge dai due rami del parlamento entro il prossimo 11 novembre, pena la sua decadenza.
Alcuni parlamentari hanno dunque pensato di agganciare la questione Malèensa a questo provvedimento di legge, depositando l'emendamento che, in sintesi, afferma:
1) che per ridurre l'impatto ambientale del trasporto delle merci su gomma, si rende necessario trasferire parte di esse per via aerea ( ma gli aerei non inquinano di più ? .... E una volta scaricate le merci non verranno trasportate a destinazione dai camion ? ... );
2) che l'ampliamento dell'Area Cargo di Malpensa va per questo riconosciuta come un'opera strategica di preminente interesse nazionale con caratteri di indifferibilità, urgenza e pubblica utilità ( oltre a Malpensa molti altri aeroporti del nord Italia stanno ampliando il settore cargo che senso ha farle passare tutte da Malpensa ? )
3) che il decreto di via del Ministero dell'Ambiente deve pertanto essere revocato e la valutazione conclusiva rivista tenendo conto dei sopravvenuti motivi di interesse pubblico.
La maggioranza parlamentare forse approverà l'emendamento ma il castello non potrà reggere al vaglio delle Corte Costituzionale, della Corte di Giustizia Europea e dei Tribunali Amministrativi.
Il Decreto di Via viene infatti assunto al termine di una procedura che contiene già in sé il contemperamento di tutti gli interessi coinvolti in modo da permettere la realizzazione dell'opera con il minimo l'impatto ambientale e non può in alcun modo essere "revocato" dall'organo che lo ha emesso.
E ciò tanto più in un caso come questo in cui non esiste alcun motivo di interesse pubblico sopravvenuto e l'area Cargo di Malpensa potrà comunque espandersi all'interno del sedime aeroportuale"

 

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