OLEGGIO –01-12-2023 -- Oleggio capolista dopo 12 giornate ? Chi lo avrebbe mai detto a inizio torneo quando la favorita principe era lo Stresa, seguita da Biellese e dalle torinesi.
Gli oranges erano dati per candidati alla retrocessione dopo alcune partenze eccellenti come Blanda e Caporale alla Pro Novara, altra candidata alla D. Invece la situazione è capovolta e la cenerentola è prima. Merito del mister aronese Sergio Galeazzi.
L’ex giocatore professionista di Piacenza e Cosenza ha saputo cementare un gruppo di giovani ed esperti, creando un giusto mix di esperienza con l’esplosione del giovane Orsi, dei gemelli “giganti” Oronsaye, la forza fisica del bomber Ballgini, che lo scorso anno a Briga, spesso faceva panchina. La squadra produce un gioco semplice, ma essenziale, con priorità alla fase difensiva.
Galeazzi dice: ”Siamo partiti per salvarci e questo è sempre l’obbiettivo. E’ chiaro che ora siamo in alto e ci vogliamo restare. Abbiamo battuto Lascaris, Biellese, Borgomanero, Stresa, squadre con budget superiori al nostro che abbiamo attinto a piene mani dal Briga che, non dimentichiamolo, lo scorso anno era retrocesso.” Domenica la gara con il Settimo, in casa: i torinesi sono in crisi con soli 10 punti. “ Sulla carta sembra facile, in realtà non lo è affatto. Il Settimo, come lo Stresa, alla vigilia era dato tra le favorite. Ha un organico di prim’ordine.” Però si guarda oltre, al girone di ritorno. “La classifica è molto corta, bastano tre successi di fila per andare in testa. Noi abbiamo perso in difesa Midali per infortunio per tutta la stagione e finora siamo stati fortunati e non abbiamo avuto incidenti o infortuni muscolari. Però ci servono almeno un difensore ed un centrocampista, meglio sarebbero tre rinforzi. Il gruppo va integrato con qualche elemento perché non possiamo attingere sempre dalla primavera. Sarebbe un peccato non poter lottare fino alla fine per qualcosa di importante. Il pubblico è tornato a seguirci, la società è seria, serve solo un piccolo aiuto in più a questo gruppo veramente coeso.”
Maurizio Robberto
