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caucino chiara bella

 

BIELLA  25-01-2024 «Serve, in tempi brevi, un progetto condiviso per il recupero dell’ex ospedale di Biella. Il tempo delle parole è finito, occorre passare ai fatti per restituire alla città lo storico immobile e sfruttarlo per offrire importanti servizi. Ma perché questo possa avvenire la soluzione non è quella di calare progetti dall’alto, questo è un bene di tutta la nostra comunità e deve essere la stessa a incontrarsi e scegliere quale sarà il futuro del nosocomio dismesso».Ha le idee chiare e la ferrea volontà di arrivare a soluzioni concrete l’assessore regionale biellese, Chiara Caucino, che per stringere i tempi e arrivare in fretta a un progetto condiviso che possa partire ha convocato un tavolo (che si svolgerà, per permettere la massima partecipazione, in videoconferenza) ai quali sono stati invitati tutti quelli che possono essere considerati gli stakeholder del territorio. L’appuntamento è fissato per lunedì 29 gennaio alle 15.

In particolare, sono stati invitati il Ministro Gilberto Pichetto Fratin, il Sottosegretario, Andrea Delmastro Delle Vedove, il parlamentare Roberto Pella, l’assessore regionale Elena Chiorino, il consigliere regionale, Michele Mosca, il sindaco di Biella, Claudio Corradino, gli assessori Gabriella Bessone, Isabella Scaramuzzi, Silvio Tosi, Barbara Greggio e Massimo Gaggino, il presidente della Provincia di Biella Emanuele Ramella Pralungo, Paolo Naldini, della Fondazione Pistoletto, Cristian Clarizio, di Sella Lab, Luca Tempia, della Cooperativa Anteo, i rappresentanti dell’Asl dal DG, Mario Sanò, accompagnato da Paolo Garavana ed Eva Anselmo, Viola Erdini, del Fondo Edo Tempia, Ermanno Rondi, presidente Città Studi Biella, Michele Colombo, presidente della Fondazione CRB, Gionata Pirali di CNA Biella, e i rappresentanti di Confcommercio, Confartigianato, Confesercenti, Confindustria, Ance, Associazione Turismo Biella, Anfass, Unione ciechi Biella e Centro per il Volontariato.

Oltre a tutti coloro che vorranno partecipare nelle riunioni successive. L’ex ospedale è ormai, da più di dieci anni, per la precisione da dicembre 2014, completamente abbandonato e attende di essere riutilizzato. Si tratta di una struttura importante, di 53mila metri quadrati che - proprio per la sua grandezza - va incontro a un degrado molto più rapido. I tentativi di mettere in vendita l’immobile, realizzato alla fine degli anni ‘30 e articolato su otto piani fuori terra e valutato circa 8 milioni di euro - per ora non hanno avuto esito. Fino ad oggi sono stati avanzati numerosi progetti, tutti, di fatto finiti in un nulla di fatto.

«Credo - spiega Caucino - che Biella non possa permettersi questo vulnus, peraltro in prossimità del centro città e che debba trasformare il “problema” in una grossa opportunità. Ma senza l’accordo e la volontà del territorio ogni progetto è destinato a dissolversi nel nulla. Per questo ho pensato che sia arrivato il momento di assumerci le nostre responsabilità, ognuno per la propria parte, di sederci intorno a un tavolo e di ascoltare le proposte di tutti per giungere in tempi ragionevoli a un progetto condiviso, individuare le eventuali risorse necessarie per realizzarlo e partire. Lo dobbiamo alla nostra città, Biella, e lo dobbiamo soprattutto ai biellesi, che non meritano di assistere inermi al declino di quello che è stato - e che è ancora oggi - uno dei complessi più importanti della nostra città».

 

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