
ARONA -15-04-2024-- “Per dare vita ai giorni… perché tu per noi sei importante sempre” è lo slogan del progetto avviato dal 1° aprile 2024 nell’Hospice del Presidio Sanitario Territoriale di Arona dell’Asl Novara dall’Associazione “Mimosa amici del DH oncologico di Borgomanero-ODV” in collaborazione con la Struttura Semplice a valenza dipartimentale Cure Palliative/Hospice Terapia del dolore dell’Asl Novara, per promuovere con maggiore efficacia il benessere bio-psico-fisico del paziente e migliorare la relazione di cura con gli operatori.
Lo scopo delle cure palliative è offrire la migliore qualità di vita possibile al paziente che si trova nella fase terminale della sua storia, in quest’ottica le terapie complementari come la musicoterapia e la riflessologia plantare svolgono un ruolo importante per i pazienti ricoverati considerando la persona nella sua globalità.
In Italia la musicoterapia e stata inserita nelle Cure Palliative all’inizio degli anni 2000 e ha trovato una graduale diffusione con l’apertura di nuovi Hospice, la richiesta di progetti e l’inserimento del Musicoterapeuta in équipe.
La musicoterapia può essere proposta ai pazienti che manifestano difficolta ad esprimere e comunicare il proprio vissuto, disagio emotivo, chiusura e isolamento, sintomi fisici stressanti, interesse/piacere per la musica, senso di solitudine e di abbandono.
All’incontro possono partecipare anche il caregiver o il familiare.
A seconda delle condizioni cliniche, dei bisogni e degli interessi dei pazienti, all’interno degli incontri vengono proposte le seguenti esperienze:
• esplorazione e libera improvvisazione mediante strumenti musicali facilmente manipolabili anche se il paziente e costretto a letto;
• composizione di semplici canzoni per lasciare qualcosa di se agli altri, anche dopo la propria morte, e per organizzare i propri pensieri in una forma musicale;
• ascolti di brani musicali proposti dal musicoterapeuta e/o dal paziente.
La riflessologia plantare può trovare spazio anche nell’ambito della cure palliative e in Hospice con lo scopo di alleviare il dolore e lo stress dei pazienti con un “tocco” di cura che può diventare una sorta di “coccola terapeutica”.
Si utilizza un protocollo specifico per i malati oncologici con lo scopo di indurre nel malato uno stato di rilassamento e di calma; un accompagnamento mentale-psicologico allo scopo di alleggerire la mente e donare al paziente un momento di evasione dai pensieri e dalle paure della giornata.
Non esistono controindicazioni in quanto stimolando il punto riflesso sul piede l’informazione che arriva al cervello viene analizzata e poi inviata dallo stesso cervello all’organo o apparato di riferimento. L’operatore mette in atto un riequilibrio del sistema fisiologico ed emozionale.


