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BARQUEDO CUPPELLE TULLIO

INVORIO - 17-04-2024 -- Il decimo volume di Antiquarium edito nel novembre scorso sta continuando a riscuotere successo, tanto che si valuterà di provvedere eventualmente ad una ristampa nei mesi prossimi. E’ consuetudine di diffondere la rivista del GASMA nei paesi del Medionovarese interessati da articoli contenuti nella stessa. 
Per questo venerdì 26 aprile alle ore 21 si terrà una presentazione ad Invorio, nella sala di Casa Curioni.
Presenteranno i contnuti della rivista con abbondanza di immagini inedite il presidente del GASMA Carlo Manni e la consigliera Silvia Gadina.


Il numero 10 di Antiquarium festeggia il cinquantenario di vita dell’associazione con copertina oro e con molte pagine dedicate alle attività del mezzo secolo. Al tempo stesso propone 38 schede illustrate di monumenti, opere ed elementi della Arona scomparsa e sconosciuta per dimostrare quanto il campo delle novità storiche sia ancora ricco. E se lo è per la cittadina più importante della zona non sarebbe da meno per le località circostanti come Invorio, Vergante, ecc. che solo vantassero ricercatori amatoriali, oggi invece poco numerosi. 
Proprio un’appassionata da alcuni residente ad Invorio Inferiore, Silvia Gadina, ha svelato i ‘misteri’ di un grosso masso perso nei boschi di Barquedo (alla Valascia sotto Cascina Parone). Dopo un lungo ed accurato studio lo ha pubblicato, mostrandone i segni incisi, cioè numerose cuppelle (incavi tondi di funzione rituale) ed affilatoi (profondi tagli lineari provocati dalle lame metalliche che vi si affilavano). Si tratta di una novità di grande valenza archeologica in un’area ormai lontana da quelle della montagna o dell’alta collina, che ne sono ben più ricche.


Ma anche un recupero nella vicina Paruzzaro getta luce su una secolare tradizione delle comunità circostanti. E’ stato conservata a Borgo Agnello una bella scultura lignea policroma di circa 60 centimetri raffigurante un ‘orribile drago’ che dagli inizi del ‘900 fino al lontano dopoguerra veniva portato nelle processioni delle Rogazioni Minori percorrenti tutta la campagna di Paruzzaro, giungendo anche ai confini con Invorio. Esso raffigurava il demonio predatore delle messi e dei frutti della terra, rovina dei contadini. In primavera bersagliato per tre giorni da benedizioni itineranti dei sacerdoti, litanie e preghiere dei fedeli, si dava per sconfitto; chinava il capo, le ali e la coda e … lasciava in pace i raccolti. Va sottolineato che tutto il Novarese almeno dal Seicento vedeva questa pratica religiosa in uso in tutte le località e che pochi simulacri del Drago (differenti per fattura e materiale) sono noti o si sono oggi conservati proprio nel nostro territorio, cioè a Borgomanero, Isola di S. Giulio, e a Briga. Di tale tardizione ci sarebbero tracce anche a Gozzano, mentre si stanno cercando anche ad Invorio eventuali analoghe testimonianze.

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