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ARONA - 25-04-2024 -- Lettera aperta degli "Amici della Rocca" ai candidati sindaco alle prossime amministrative di Arona sui "luoghi di San Carlo".

Ecco il testo completo.

 

"Egregi candidati,
a voi che avete deciso di mettervi al servizio della comunità aronese, vi chiediamo una risposta pubblica chiara,che si possa concre zzare con quello che è il sale della democrazia un confronto dialettico sul tema de i luoghi di San Carlo, intendendosi per questi quei trenta ettari di terrazza a lago, che partendo dal centro storico cittadino passando per Rocca, Cava, motto Cuirone, Sacro Monte arrivano al piazzale di San Carlo, la statua, la chiesa e l’ex seminario.
Riteniamo che un qualsiasi addetto ai lavori nei settoori urbanistico, paesaggistico, turistico o culturale non sappia darsi una risposta perché questi luoghi siano abbandonati da anni, senza provocare in alcun amministratore preoccupazione e sdegno.
In particolare gran parte del centro storico cittadino non appare assolutamente valorizzato per tutte le valenze artistiche, architettooniche storiche conservate; laRocca è ben lungi da essere riconosciuta come la collina fiorita di Arona, luogo della memoria di un capoluogo di una contea di 1000 kmq, gran parte delle vestigia e dei terrazzamenti sono ricoperte da vegetazione incolta; la cava rimane solo una ferita nel paesaggio mai ricucita, nuove proposte ed opportunità paiono porsi da qualche anno.

il Sacro Monte è abbandonato a se stesso, nessuna iniziativa per recuperare le cappelle o i percorsi, la statua ha perso in pochi anni quasi il 60% dei visitatori ed è divenuta un caso nazionale: “la decadenza di uno dei monumen più importanti dell’Italia seentrionale” (Avvenire, 15 aprile 2024), nessuna attenzione è posta alle opportunità offerte dall’ex-seminario soprattutto in considerazione di una rigenerazione degli spazi verdi, che lo circondano e del piazzale ridotto a posteggio di periferia, nessuna sinergia con le importanti realtà culturali ed ecclesiatiche presenti
Non c’è neppure un percorso pedonale o ciclabile degno di questo nome, che unisca il lungo lago affollato da settimanali chiassose invasioni “mordi e fuggi” al monumento più importante, nulla a favorire la fruizione delle famiglie del turismo slow, come nulla unisce le colline divenute sito dell’Unesco a questo terrazzo sul lago: una follia di pigrizia emediocrità amministrativa".

 

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