
ARONA -31-03-2019 - Legambiente ha segnalato
una situazione di forte inquinamento alla foce del torrente Vevera, in seguito alle periodiche attività di analisi e monitoraggio delle acque, nei punti critici del Verbano. "In base al campione prelevato domenica 24 marzo e fatto analizzare da un laboratorio indipendente di analisi chimiche, presente nel territorio della provincia di Novara - si legge in una nota diffusa - è stata rilevata una presenza di streptococchi fecali ed enterococchi intestinali pari a 2.636 UFC/100 ml. Mentre la presenza di escherichia coli con 818 unità formanti colonie (UFC) per 100 ml risulta entro la norma". Da diversi anni i volontari del circolo locale di Legambiente sono particolarmente impegnati in azioni di tutela e salvaguardia dell’ecosistema lacustre: sia attraverso la Goletta dei Lagh, sia con attività dirette di analisi delle acque e studi e classificazioni della presenza di rifiuti sulle spiagge. Il monitoraggio delle acque del torrente Vevera dei giorni scorsi rientra in queste attività, ed è il terzo che viene effettuato in pochi mesi, dopo i rilievi svolti lo scorso autunno, ad ottobre e a novembre, dove in tutte e tre le situazioni le acque del torrente (insieme al fosso Arlasca e al rio San Luigi) sono risultate inquinate. L’associazione ambientalista, "riconosce che sono stati effettuati significativi investimenti da parte di Acqua Novara VCO e dall’amministrazione comunale per il riammodernamento degli impianti di gestione dei reflui fognari ed esprime il suo apprezzamento - prosegue la nota - Tuttavia viene sottolineato che la qualità e la salubrità delle acque del lago e dei suoi affluenti deve essere un punto fermo e una priorità assoluta ovunque, in particolare per territori a forte vocazione turistica. Elevati livelli di inquinamento del lago vanificano e rischiano di annullare gli sforzi e gli investimenti per la promozione di un’offerta turistica basata sul paesaggio, sull’ambiente e sulla qualità dei servizi di ospitalità". Queste nostre iniziative di analisi delle acque sono ad integrazione e non in alternativa alle attività di monitoraggio svolte dagli enti istituzionalmente proposti, tra cui Arpa - ha spiegato Massimiliano Caligara, presidente del circolo Legambiente Amici del Lago - Sulla situazione del Vevera riceviamo continue segnalazioni di sversamenti, di acque sporche etc. da parte di cittadini e quindi riteniamo doveroso dare delle risposte. Come associazione abbiamo un approccio di ambientalismo scientifico, cerchiamo di mettere a disposizione dei dati oggettivi e le nostre competenze, per consentire – dove e quando è possibile – interventi mirati ed efficaci”. “La nostra associazione è dal 2013 che effettua monitoraggi nei punti critici del Verbano - ha rilevato Roberto Signorelli, vicepresidente dell’associazione - In tutti questi anni la situazione ambientale del Vevera, pur con alcuni miglioramenti, permane estremamente critica, insieme agli sfioratori del rio S. Luigi e la foce del fosso Arlasca. Purtroppo questa annosa situazione irrisolta incide in modo molto significativo sulle valutazioni che annualmente effettuiamo per la classificazione e l’assegnazione delle vele nella Guida Blu alle spiagge più belle (incluse quelle lacustri) che viene pubblicata da Legambiente insieme al Touring Club Italiano. E’ un vero peccato non poter aspirare a risultati e a classificazioni più ambiziose, ma la qualità delle acque è un requisito di base che oggi non ammette compromessi al ribasso nell’ambito di un’offerta turistica al passo con i tempi e in linea con le aspettative di una domanda in forte trasformazione”.


