1

covid rosso scuro scritta bianca

NOVARESE - 02-09-2020 -- Il presidente dell’ISTAT

Gian Carlo Blangiardo, aronese e residente a Meina, con un comunicato stampa traccia la geografia del morbo che nei primi sei mesi dell’anno ha falcidiato in Italia 36.000 persone.

Blangiardo scrive: “La città di Novara (+25,8% morti rispetto al triennio precedente) presenta solo circa 3 punti percentuali in più rispetto alla media provinciale dei deceduti degli anni 2017-2019. Pure nell’ambito di buona parte degli altri comuni con almeno 10 mila abitanti, i dati sono in crescita. È il caso di Trecate (+23,1%), Borgomanero (+24,9%) e Oleggio (+28,4%), mentre risultano addirittura al di sopra della media Galliate (+43,6%) e Cameri (+36,4%). Tutto ciò evidenzia ancor di più l’anomalia di Arona: unico grande comune del novarese in cui nel primo semestre del 2020 la mortalità segna, con il -10%   rispetto al 2019, una apprezzabile discesa.” Per Blangiardo le cause sarebbero anche “ultraterrene”. Infatti aggiunge: “La causa ? Forse il buon clima lacustre, oppure anche un comportamento attento della popolazione, magari coniugato ad una buona ed efficace reazione nell’organizzazione della vita sociale durante la fase acuta del virus? Forse ci piace credere che ci sia anche la provvida mano del “San Carlone”, una presenza silenziosa che, dall’altro del colle, vigila da sempre sul destino di Arona e dintorni.

Il numero di morti nei primi sei mesi del 2020 è stato di 2.634 unità nel novarese con un aumento del 22,6% rispetto alla media nello stesso periodo del triennio 2017-2019.  Blangiardo spiega: “Tale aumento non è stato affatto uniforme su tutto il territorio provinciale. Ci sono infatti ben 25 comuni, pari a circa il 30% del totale, per i quali la mortalità nel primo semestre del 2020 risulta essere, nonostante l’effetto Covid-19, inferiore a quella del precedente triennio. In tale ambito si rilevano i casi eclatanti di una riduzione del numero dei morti superiore al 50% in corrispondenza di quattro piccoli comuni (Vinzaglio, Cavaglietto, Boca e Nibbiola. Per altro, va anche sottolineato come attorno ad Arona sia presente un grappolo consistente di quei 25 comuni “virtuosi” che nel novarese hanno sperimentato una riduzione del numero dei morti. Si va da Meina (con il 42% di morti in meno) a Oleggio Castello (-7%), Paruzzaro (- 29%) sino a Comignago (-18%) con un’estensione al contiguo Borgo Ticino (-20%). L’area beneficiata dal calo si allarga poi sul Vergante, spingendosi sopra Meina verso Pisano (-17%), Colazza (-14%) e Armeno (-41%). (M.R)

 

Su questo sito utilizziamo cookie tecnici e, previo tuo consenso, cookie di profilazione, nostri e di terze parti, per proporti pubblicità in linea con le tue preferenze. Se vuoi saperne di più o prestare il consenso solo ad alcuni utilizzi clicca qui. Se prosegui nella navigazione di questo sito acconsenti l'utilizzo dei cookie.