NOVARA - 28-10-2020 -- Si è chiuso all’insegna
di una lieve flessione il bilancio demografico delle imprese novaresi nei primi nove mesi del 2020: la variazione tra iscrizioni e cessazioni avvenute nel periodo gennaio-settembre si attesta infatti al -0,2% (era il -0,9% nello stesso periodo del 2019), corrispondente ad una diminuzione, in valori assoluti, di quarantasette unità.
Sono 1.111 le aziende che si sono iscritte al registro delle imprese nei primi nove mesi dell’anno, mentre 1.165 hanno cessato la propria attività (al netto delle cessazioni d’ufficio che, se incluse, porterebbero le chiusure complessive a 1.471 unità), con una consistenza del sistema imprenditoriale novarese che al 30 settembre 2020 ammonta a 29.265 imprese registrate.
In flessione anche l’andamento dell’artigianato: nel periodo in esame le cessazioni di attività hanno superato le aperture, determinando un saldo pari a -36 unità (sempre al netto delle cessazioni d’ufficio), per una consistenza del tessuto produttivo artigiano che alla fine di settembre si attesta a 8.999 imprese registrate.
Analizzando i saldi tra aperture e chiusure delle diverse attività economiche emerge un quadro eterogeno a livello settoriale. Il terziario (commercio escluso) conferma la propria tenuta, concretizzando un incremento di cento unità, distribuite tra i diversi comparti, con i servizi alle imprese in testa che guadagnano 53 imprese. Pressoché stabili le costruzioni e il comparto estrattivo-energetico, mentre diminuisce la consistenza di commercio (-78 unità), manifatture (-30) e agricoltura (-24).
Per quanto riguarda la composizione settoriale, alla data del 30 settembre 2020 il sistema produttivo locale risulta costituito da 29.265 imprese, di cui 26.160 attive ed operanti per il 7,9% nell’agricoltura, per il 28,9% nell’industria (di cui 17% nelle costruzioni e 11,9% nell’industria in senso stretto) e per il 63,2% nel terziario (di cui 24% nel commercio e 39,2% negli altri servizi).


