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VARALLO POMBIA –12-11-2020 -- I residenti

confinanti con la futura area feste del paese (che verrà realizzata al vecchio campo sportivo “Maroso”) continuano a sollecitare il Comune circa la salvaguardia della salute e dei beni della zona. Una situazione che sta destando preoccupazione e che ha visto recentemente ulteriori sviluppi: “Ci siamo rivolti al Codacons – rendono noto – in quanto abbiamo chiesto un dialogo con l'Amministrazione comunale ma ad oggi non siamo stati ascoltati. Si tratta di una struttura che vede praticamente tutti i residenti della zona contro la sua realizzazione, e tra l'altro nel momento storico in cui stiamo vivendo non ci pare un'opera di particolare urgenza”. I residenti analizzano quindi lo scenario riguardante il paese proprio sull'argomento: “Ci sono altre aree feste – puntualizzano – come ad esempio quella situata a Cascinetta, la Tinaia medesima, ed altro ancora. Intendiamoci; noi non siamo contro ad iniziative che vengano organizzate qui quali le castagnate o le feste dei bambini, ma abbiamo valutato con il Codacons che non si potrebbero organizzare manifestazioni con un numero superiore a 400-500 persone … Ci chiediamo, quanta gente può stare effettivamente all'interno di quest'area?”. I problemi sarebbero poi ulteriori: dalla viabilità ai beni stessi della zona. “L'area dell'ex campo sportivo "Maroso" si trova tra numerose abitazioni, con un'unica via d'accesso senza uscita. Siamo anche preoccupati per il fatto che non sia stata presa in considerazione la bioedilizia e l'autogestione energetica. Inoltre noi residenti negli anni abbiamo investito per questa zona – proseguono – ed il risultato è che gli immobili a ridosso dell'area feste ora saranno deprezzati. Riscontriamo poca attenzione su un'area verde che andrà ai posteri, e non dimentichiamoci che nelle vicinanze abbiamo anche il Parco del Ticino. Sarebbe opportuno avere un confronto diretto per comprendere cosa si farà della struttura dopo la sua realizzazione”. La palla ora passa al Codacons (si sono iscritte 22 famiglie). “Abbiamo dato mandato esecutivo – concludono i residenti – per operare con l'Amministrazione e faremo una richiesta di incontro con il sindaco”.

 

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